Perché conseguire una laurea in Scienze e Tecnologie Genetiche

Da alcuni decenni la genetica ha profondamente compenetrato il nostro quotidiano. Dal  cotone e le lane dei nostri vestiti, alle verdure, i cereali e le carni di cui ci nutriamo: tutti  prodotti che sono il risultato ultimo di programmi e selezioni genetiche. Per non dire di come gli antibiotici (e i farmaci in generale), i vaccini, e, più recentemente, le proteine ricombinanti hanno cambiato il corso della storia umana. La genetica influenza anche la nostra visione del mondo. Lo studio dei meccanismi che regolano il flusso di informazioni genetiche da una generazione all’altra e le interrelazioni tra specie diverse hanno un così forte impatto sul modo di concepire e percepire la vita, come essa si genera e si perpetua, che sovente da luogo ad interpretazioni  spesso sconfinanti in argomentazioni filosofiche o religiose.

Formare le nuove generazioni di biologi e genetisti molecolari non è un compito facile, perché la figura del genetista e del biologo molecolare ha subito profondi cambiamenti. Oggi i geni possono essere isolati, clonati e trasferiti a piacere, saltando specie, generi ed anche regni, che di fatto diventano soltanto limiti semantici. E’ oggi possibile introdurre un gene di un virus in una mucca, quello di un batterio in un cocomero, quello di una trota in un pesco. Gli anni 80 e 90 della ricerca in genetica e biologia molecolare hanno assistito alla spettacolarizzazione della manipolazione genetica nel topo: geni deleti, geni rimpiazzati, geni che vanno via a comando, geni che si invertono e poi ritornano al loro posto. D’altra parte, la manipolazione genetica del topo ha aperto spazi enormi per la nostra comprensione dei sistemi biologici complessi e dei meccanismi molecolari alla base di importanti malattie umane.

Mae-Wan Ho  afferma che l'ingegneria genetica è per sua stessa natura una "cattiva scienza", tanto pericolosa che potrebbe portare alla fine dell'umanità e del mondo, così come noi li conosciamo. Noi riteniamo piuttosto che tra l'ingegneria genetica intrinsecamente pericolosa di Mae-Wan Ho e l'ingegneria genetica intrinsecamente generosa della propaganda di alcune biotech ci debba stare spazio per l'ingegneria genetica intrinsecamente cosciente. Ed è per questo che lo sforzo di tutti i docenti del Corso è teso a profondere, oltre all’impegno didattico, anche le esperienze scientifiche e la sensibilità culturale per insegnare, come ogni altra tecnica prodotta dall'uomo, il modo di governare in modo consapevole le tecnologie genetiche.

 


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